I Mondiali di calcio potrebbero essere disputati ogni due anni: si lavora alla riforma del calendario. C’è distanza tra FIFA e UEFA.
I Mondiali di calcio potrebbero disputarsi ogni due anni: è questa la grande rivoluzione al vaglio della FIFA e della UEFA. Una notizia che piace ai tifosi ma che potrebbe creare qualche malumore tra gli allenatori delle squadre di club nel caso in cui dovessero aumentare gli impegni dei calciatori con le Nazionali durante la stagione.
Mondiali di calcio ogni due anni, vertice tra Infantino e Ceferin
Il 28 settembre la Gazzetta dello Sport riporta la notizia di un vertice a Zurigo tra Gianni Infantino, numero uno della FIFA, e Aleksander Ceferin, numero uno della Uefa. Sul tavolo della discussione la proposta di riformare il calendario di calcio. Una proposta da tempo al vaglio degli organi del calcio internazionale.
I limiti della proposta
Si arriva al vertice partendo da posizioni decisamente distanti. La UEFA teme che il nuovo calendario possa in qualche modo danneggiare le sue competizioni. In effetti la riforma del calendario, così come proposta in prima istanza, porterebbe alla fine della Nations League. E il motivo è presto spiegato. Le partite per le qualificazioni si giocherebbero nella finestra del calendario attualmente occupata dalla Nations League.
C’è poi il problema dei diritti televisivi già venduti. Disputare il Mondiale ogni due anni significherebbe spostare gli Europei negli anni dispari. Spostamento non semplice anche alla luce del fatto che i diritti per il 2028 sono già stati venduti.
Come anticipato, c’è poi la posizione delle squadre di club, che temono che i giocatori possano essere sottoposti ad uno sforzo eccessivo nel corso della stagione aumentando quindi i rischi legati agli infortuni. Si aggiunge poi il problema logistico degli spostamenti, che costringono gli allenatori a rinunciare ai calciatori reduci da viaggi internazionali lunghi ed estenuanti anche dal punto di vista fisico.
Ogni quanti anni si giocano i Mondiali
Attualmente i Mondiali di calcio si giocano ogni quattro anni e sono intervallati dagli Europei di calcio. La riforma, nel caso in cui passasse, porterebbe ad uno spostamento degli Europei in anni dispari.